PLANCTON dal greco πλαγκτόν (vagabondo, errante), è uno spettacolo sull'erranza umana.

Di chi, come il plancton, non riesce a fermare il proprio movimento e attraversa terre e mari alla ricerca di una crescita personale e artistica. In scena, i tre attori “erranti” sono spinti e attratti dall'arte, nelle sue varie forme: teatro, musica, circo. Ma mostrano anche personaggi che vagano per motivi intrinseci alla loro cultura, come gli zingari e i nomadi del deserto. Alternando momenti onirici e naturalistici, comici e drammatici, gli attori escono ed entrano nei personaggi, viaggiando nello spazio e nel tempo, dando vita a mondi lontani che attraversano la soglia tra realtà e immaginario. La scenografia e gli oggetti in scena sono essenziali ed evocativi: valigie di materiali, dimensioni e origini diverse. Ognuna contiene una storia, un'immagine, un segreto da scoprire. Esse, che sono il filo rosso dello spettacolo, si trasformeranno nella loro quotidianità, assumendo nuove forme, nuovi significati, guidando gli attori e il pubblico attraverso luoghi lontani ed evocativi. Le immagini poetiche sono accompagnate da strumenti musicali come il violino, il flauto e la fisarmonica, fedeli compagni degli attori durante tutto lo spettacolo. Oltre alla musica dal vivo, l'opera attinge a diversi linguaggi come la Commedia dell'Arte, la canzone e la poesia.

In collaborazione con TNT - Centro Internazionale di Ricerca Teatrale di Siviglia

Debutto assoluto il 27 abril 2018 nel Festival de Artes Escénicas de Sevilla “FeSt”

SPETTACOLO SELEZIONATO NEL "CINTA" 2018 (CITA NUEVOS INVESTIGADORES TEATRALES ANDALUCES)